Il piercing, dall'inglese to pierce, "forare, trafiggere", è una moda molto in voga in questo periodo che consiste nel bucarsi la carne, nelle zone più svariate del corpo, per infilarci anelli, sfere e spille di diverse forme e dimensioni.
Per evitare di contrarre infezioni di ogni tipo (reazioni allergiche, brutte cicatrici, persino l'epatite e l'Aids) è necessario affidarsi a studi di seri professionisti che seguano scrupolosamente le norme igieniche e sanitarie dettate dal ministero:Il laboratorio deve essere separato dalla sala d'attesa e dall'ambiente dove vengono puliti e sterilizzati gli strumenti. L'operatore deve lavorare con guanti in ille delle più diverse forme e dimensioni.
Anche se in Italia esiste una normativa che detta le linee guida sulle norme igieniche e di sicurezza necessarie, queste regole di fatto non sempre vengono applicate e i piercing vengono eseguiti molto spesso da dilettanti che non si preoccupano affatto della salute dei loro clienti.Vediamo insieme cosa è bene sapere:
Infinite le varianti: al naso, all'ombelico (tra le donne va per la maggiore), alla lingua, alle sopracciglia, ai capezzoli (li portavano cosi' anche gli antichi romani come segno di virilita'), sino - per i piu' stoici - alle parti intime.Molte persone si sottopongono a questa pratica per un puro fattore di abbellimento del proprio corpo, per poter vantare una diversità o una similitudine con gli altri. Altre persone lo fanno in quanto ritengono che alcuni tipi di piercing, in particolare quelli ai genitali e il tongue (quello alla lingua) aumentino il piacere nel raporto sessuale.
Alcuni piercing non provocano forte dolore al momento della foratura (eccetto per il foro a genitali o capezzoli dove per evitare il dolore viene praticata l'anestesia locale) bensì è il post-foro, come nel caso del tongue, a provocare fastidi e gonfiori per un paio di giorni.
giovedì 5 luglio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento